Sono sempre felice quando arrivano nuovi pareri sui fumetti di Kall Edizioni, conoscendo l’impegno e la passione che ci abbiamo messo nella loro realizzazione.
Ringrazio Mecenate Povero e le sue recensioni sempre accurate.
Vi lascio un assaggio, potete continuare la lettura sul loro sito.
INTERNET È UN PO’ COME L’INFERNO: PIENO DI STRUMENTI DIABOLICI
Kall Edizioni torna con una nuova graphic novel: dopo Global Warning, raccolta dedicata alla questione ambientale, questa etichetta indipendente continua a raccontare la società contemporanea, i suoi limiti e i suoi orrori con una nuova antologia, questa volta dedicata al digitale e alle nuove tecnologie: I.O.T.: Infernet of Things (un secondo gioco di parole che, però, non vuole essere divertente).
Ispirandosi alla serie tv Black Mirror e ai classici di Asimov, ma anche al contesto che si è venuto a creare durante la prima quarantena, le autrici e gli autori di Kall Edizioni hanno messo insieme un’antologia di quattro storie brevi autoconclusive che, più che del futuro, mettono in luce alcuni aspetti inquietanti del nostro presente. Il volume è stato realizzato con le sceneggiature di Marta Giorgi, Irene Caltabiano e Stefano Speranza e i disegni di Claudia Pasquini, Mauro Manzo, Rocco Coluccia e Salvatore Cuccia.
Il vero protagonista di Infernet of Things non è tanto il digitale quanto l’insieme dei device che ci permettono di essere costantemente collegati alla rete: prima di tutto lo smartphone, ma anche tutti quelli strumenti che rendono più comoda la nostra vita… ma a quale prezzo?
È questa la domanda a cui vuole rispondere Kall Edizioni, come afferma anche l’introduzione al volume di Irene Caltabiano: “L’iperconnessione può rivelarsi il nostro inferno, una gabbia dorata in cui l’umanità si è rinchiusa con le sue stesse mani?”
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