Oggi il pensiero va a chi un lavoro non ce l’ha, a chi è costretto a turni massacranti o a faticare per pochi spicci per portare il pane a casa, a chi anela a un lavoro che lo rispecchi e che regali una dignità.
Perché un lavoro significa tante cose: avere uno scopo, sentirsi utili, sentirsi vivi.
Anche quando ci lamentiamo dei difetti che possiamo ritrovare nel nostro, non capiamo quanto forse siamo fortunati ad averne uno.
E chiudo con questo brano di Caparezza, che mi ha sempre fatto pensare a questa giornata.
“Sono un eroe, perché lotto tutte le ore
Sono un eroe, perché combatto per la pensione
Sono un eroe, perché proteggo i miei cari
Dalle mani dei sicari, dei cravattari
Sono un eroe, perché sopravvivo al mestiere
Sono un eroe, straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere”.

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